Se ripensiamo a quando ha preso forma quello che sarebbe stato il tuo lavoro, dobbiamo voltarci e guardare lontano, nell'infantile passato. Non che si abbia ricordi ben definiti, però, sappiamo di certo che avevi dentro la scintilla di quelle che sarebbero state la tua passione, la tua attività e adesso la tua realtà.
Immaginate un ragazzino intento a guardare un film di avventura: cavalieri erranti, coraggiosi pellegrini o polverosi cow boy, personaggi che combattevano, che intraprendevano lunghi cammini spirituali o che sfidavano il destino in aride e pericolose praterie. Tutti loro avevano punti in comune: una storia di stanche membra e il desiderio di trovare sulla strada un luogo tranquillo, un posto di ristoro. Poi eccola lì, appare negli orizzonti ondulati con cui scherza il sole, nei frammenti di visibilità di violenti temporali o nell'oscurità della notte: la locanda e le sue luci che ti accompagnano alla porta. Entri, ora sei a casa.
Queste semplici scene dove si potevano trovare riparo, momenti di tranquillità e cibo, ti hanno sempre coinvolto, reso partecipe nella misura in cui un ragazzino potesse pensare: «Ecco, questo è quello che voglio fare, voglio portare momenti piacevoli ad altre persone.»
Sei cresciuto, e, con te, sono cresciuti l'entusiasmo e la determinazione ( punti cardini della tua professione ) di portare avanti quel proposito. Ora ci sono le morbide curve delle colline, l'imponente vista del monte manzoniano che ti indicano la strada. Tra queste peculiarità del territorio sei a casa rinvigorito di entusiasmo nel far conoscere a chi sceglierà di essere tuo ospite, la beatitudine, la leggerezza che vengono recepite quando si é accolti da tale bellezza.
Per noi , quindi, hai creduto nel tuo sogno : Foresteria Amata Valgre, benvenuti a casa.
Con affetto e tanta stima i tuoi cugini Elena e Raffaele.
Testo scritto da Elena A. Pera - Valgreghentino, lì 01 Giugno 2018